Delle molte guide che abbiamo realizzato sul mondo dei tritacarne, ce n’è una, importantissima, che ancora non abbiamo affrontato. I tritacarne, come tutti gli strumenti muniti di lame, necessitano di una manutenzione periodica: più precisamente, di un’affilatura. Ed è proprio dell’affilatura dei tritacarne che ci occuperemo oggi, con una guida dettagliata e con qualche chiarimento per i meno esperti. Continuate a leggere se volete sapere come affilare le lame di un tritacarne!
Introduzione.
Parlando di affilatura delle lame del tritacarne, c’è un aspetto preliminare e fondamentale da chiarire: per affilare le lame di un tritacarne, occorre smontare il prodotto. Sappiamo che per molti può sembrare un’affermazione ovvia, ma ci teniamo a sottolinearlo perchè alcuni utenti potrebbero non essere a conoscenza della procedura corretta per smontare il proprio tritacarne. Detto questo, anche una conoscenza di base dell’affilatura di coltelli o altri tipi di lame utensili è molto utile per poter raggiungere un buon risultato.
Gli strumenti di cui si necessita, solitamente, sono: un cacciavite o una chiave a brugola (in base al tipo di viti e bulloni presenti sul vostro modello di tritacarne), una pietra o altri strumenti per affilare le lame e tutto il necessario per pulire in modo corretto il tritacarne.
Step uno: smontare il tritacarne.
Il processo corretto per smontare un tritacarne varia da modello a modello, fondamentalmente l’obiettivo è quello di ottenere l’accesso alle lame e al cilindro attorno a cui sono posizionate. Smontare un tritacarne è un processo molto semplice e non richiede un investimento di tempo particolarmente importante. Solitamente non occorre toccare la parte di tritacarne in cui è racchiuso il motore (se il tritacarne ne è munito) ma bisogna comunque prestare attenzione ed assicurarsi che lo strumento sia scollegato dalla rete elettrica.
Una volta smontato il tritacarne e aperto l’apposito spazio per le lame, occorre rimuoverle sfilandole una per una dal cilindro. Un’altra operazione molto semplice ma per la quale bisogna prestare attenzione: è molto facile tagliarsi se non si procede con attenzione e cautela. Le lame sono molto semplici da identificare in quanto sono gli unici oggetti con una precisa forma: 4 lame affilate soltanto da un lato, unite da un disco di metallo con al centro un buco. Insomma, ricordano le lame di un tagliaerba elettrico ma in miniatura, oppure delle stellette da ninja che Hollywood ci ha fatto conoscere.
Una volta rimosse le lame si può procedere con l’affilatura, vediamo alcuni consigli per avere dei risultati perfetti.
Step due: l’affilatura delle lame.
Affilare le lame di un tritacarne non è semplice: l’arte di affilare una lama va imparata con la pratica e, purtroppo, noi non possiamo sostituirci alla pratica. Inoltre, data la dimensione della lama, può risultare molto difficile maneggiare l’oggetto in modo sicuro mentre lo si affila, magari con strumenti elettrici. Il nostro consiglio, per una maggiore sicurezza, è quello di affilare una parte della lama alla volta, coprendo le restanti parti taglienti con del nastro isolante o simili; in questo modo è pressoché impossibile tagliarsi se si presta attenzione.
Dopo aver ritoccato la lama con la vostra pietra, mola o affilacoltelli, potete provare la sua capacità di tagli sottoponendola al test del giornale: tutto ciò che occorre fare è prendere un foglio di giornale o un foglio di carta molto sottile e, con delicatezza, trascinare la lama contro la parte sottile del foglio. Se il foglio viene tagliato senza intoppi, allora la vostra lama è affilata.
Con questo possiamo concludere il nostro approfondimento su come affilare le lame di un tritacarne, speriamo vi sia stato utile! Se avete dubbi, perplessità e altre domande sul mondo dei tritacarne, non esitate a dare un’occhiata al nostro blog, troverete moltissime guide utili!